Dott.ssa Alessandra Fantauzzi

Dott.ssa Alice Biaggi

Le malattie allergiche rappresentano una problematica sanitaria molto diffusa, con un impatto significativo sulla qualità di vita di chi ne è affetto. Si stima che entro il 2050 il 50% della popolazione mondiale potrebbe soffrire di rinite allergica, una delle forme più comuni di allergia respiratoria.

La dermatite atopica è particolarmente frequente nell’infanzia, interessando circa il 2-10% dei bambini, mentre le dermatiti da contatto, spesso correlate all’ambiente lavorativo, costituiscono una quota rilevante delle malattie dermatologiche, rappresentando il 20-40% di tutte le patologie cutanee.

Per quanto riguarda l’asma, la prevalenza media stimata in Italia è del 6,6%. Questa patologia si manifesta con sintomi come respiro sibilante, difficoltà respiratorie, senso di costrizione toracica e tosse cronica, anche secca. L’asma non controllata può avere un impatto importante sulla vita quotidiana: alcuni pazienti, per paura degli attacchi, limitano drasticamente le proprie attività. Inoltre, l’uso improprio di cortisone in compresse o per via iniettiva come terapia cronica, spesso senza supervisione medica, può provocare gravi effetti collaterali a lungo termine. Un utilizzo frequente di farmaci al bisogno, come corticosteroidi e broncodilatatori inalatori, è un segnale di una possibile forma grave di asma, che richiede una gestione più efficace e mirata per controllare l’infiammazione cronica.

Negli ultimi anni, la ricerca ha portato a importanti progressi sia nella diagnostica sia nella terapia delle malattie allergiche. L’allergologia molecolare consente diagnosi sempre più precise, identificando le specifiche molecole responsabili delle reazioni allergiche. Sul fronte terapeutico, l’introduzione di farmaci biologici che bloccano selettivamente IgE e citochine rappresenta un’innovazione fondamentale, offrendo nuove speranze per i pazienti con forme gravi e resistenti alle terapie convenzionali.

 

Le malattie allergiche possono interessare diversi organi e sistemi, possono essere manifestazioni allergiche:

– asma bronchiale

– oculo-rinite

– rinosinusite

– dermatite atopica

– dermatite da contatto (da metalli, cosmetici, profumi, tinture per capelli, materiali odontoiatrici ed ortopedici…)

– orticaria e angioedema

– reazioni di ipersensibilità a farmaci

– allergie alimentari

Prick Test

Presso l’ambulatorio si eseguono:

  • Visita specialistica allergologica per adulti e bambini a partire dai 6 anni di età
  • Patch Test serie base
  • Patch Test serie ortopedica
  • Prick Test inalanti
  • Prick Test alimenti

Il prick test è un esame utile alla diagnosi di allergie respiratorie e allergie alimentari. Per l’esecuzione del prick test si impiegano estratti allergenici conservati in flaconcini e in ognuno di essi, è contenuta una soluzione con un solo allergene.

Il prick test si indaga sulla causa di un’allergia respiratoria (ad esempio a pollini, peli d’animale, acari della polvere) o di un’allergia ad alcuni alimenti. Il prick test è indicato qualora si sospettasse un’allergia ad alimenti con annesse manifestazioni sintomatiche, quali prurito e bolle all’interno del cavo orale, orticaria, angioedema, asma, oculorinite, disturbi gastrointestinali, edema della glottide, shock anafilattico.

Affinchè il prick test abbia una buona riuscita, è necessario sospendere l’antistaminico nei  6 giorni precedenti il test.

Il prick test prevede che la cute venga leggermente punta e posta a contatto con un allergene. L’esito dell’esame sarà positivo se, in pochi minuti dall’applicazione della sostanza allergenica, si manifesterà un lieve rigonfiamento sulla pelle ed un leggero prurito.